
Relazione di Sostenibilità Ambientale, uno strumento per promuovere l’interdisciplinarietà del progetto
Relazione di Sostenibilità Ambientale: uno strumento per promuovere l’interdisciplinarietà del progetto
Il nuovo regolamento edilizio del Comune di Brescia letto (e spiegato) dai nostri tecnici.
Da giugno 2022 è entrato in vigore il nuovo regolamento edilizio di Brescia che si inserisce in una più ampia strategia intrapresa dall’amministrazione comunale (che prevede l’aggiornamento di tutti gli strumenti regolatori e pianificatori) per arrivare a conseguire, nell’arco di un trentennio, gli sfidanti obiettivi posti dalla transizione climatica. Attraverso la riqualificazione dell’edificato ci si orienta verso la realizzazione di una città “oasi”, “spugna” e “per le persone”, più in dettaglio:
• Con città-oasi si intraprendono politiche volte alla mitigazione di isole di calore (inserendo filari alberati, nuove specie vegetali per incrementare la biodiversità urbana, pavimentazioni di colore chiaro)
• Con città-spugna, si presta attenzione alle frequenti bombe d’acqua (attraverso la de-pavimentazione stradale, rain-gardens e trincee filtranti, pozzi perdenti, pavimentazioni drenante)
• Città per le persone è la città a misura d’uomo (con interventi di traffic calming, per ridurre la velocità di transito dei veicoli, il miglioramento del microclima urbano, l’incentivazione alla mobilità sostenibile).
Tra le novità, come società di progettazione multidisciplinare, evidenziamo l’attenzione dedicata alla Relazione di Sostenibilità Ambientale, che potrà essere intesa non tanto come check list a posteriori – attraverso la quale verificare la correttezza di un progetto e la sua rispondenza alle norme – quanto un prezioso strumento propedeutico alla progettazione, per valutare ex ante tutti i fattori ambientali di rilievo e l’impatto che il manufatto potrà generare su di essi, per mirare non solo ad un edificio a zero impatto ma, auspicabilmente, ad un manufatto che potrà migliorare l’ambiente nel quale si andrà ad inserire.
Partecipazione e consenso.
Il processo redazionale del nuovo Regolamento Edilizio di Brescia ha visto coinvolti tutti i soggetti aderenti a “Campus Edilizia” (ANCE Brescia, Cassa Edile Brescia, Ente sistema edilizia Brescia, Ordine degli Ingegneri, Ordine degli Architetti, Collegio Geometri, Comune di Brescia, Università degli Studi di Brescia, Confindustria Brescia, A2A, Redo Sgr e Provincia di Brescia), oltre all’Ordine degli Avvocati, alla Commissione Edilizia e alla Commissione per il Paesaggio comunali. Il testo finale, quindi, è stato il frutto di trasparenza e partecipazione, oltre che dell’apporto di specifiche competenze sulla materia.
Il nuovo regolamento è stato predisposto per conformarsi alla struttura generale uniforme e ai caratteri espositivi di cui allo schema di Regolamento Edilizio Tipo di Regione Lombardia, volto a raccogliere ed uniformare le disposizioni proprie del Regolamento Locale di Igiene di Brescia, e riportare collegamenti ipertestuali coordinati con altri atti regolamentari, sia comunali che di altri enti, accessibili on-line.
Sostenibilità ambientale al centro.
Tra gli elementi innovativi, sotto la lente della nostra società di progettazione che opera sul territorio, si possono sottolineare l’abolizione della Commissione Edilizia, la definizione dei termini di espressione degli organi consultivi interni, la limitazione all’occupazione del suolo pubblico all’interno di buona parte del centro storico (il DUC – Distretto Unico per il Commercio) per salvaguardare anche gli interessi degli esercenti di attività commerciali, l’introduzione di norme semplificate per opere contingenti e temporanee, aderendo alle disposizioni sull’edilizia libera già promulgate a livello nazionale.
La tematica rilevante, come anticipato, è quella della sostenibilità ambientale, in particolare per interventi di nuova costruzione o di sostituzione edilizia. Infatti, grande attenzione è stata data ad aspetti come il recupero e l’ottimizzazione della risorsa idrica, l’utilizzo di materiali e tecnologie per prevenire isole di calore, l’aggiornamento delle norme locali sulla bonifica dei suoli, la ricarica dei veicoli elettrici e la predisposizione regolamentata di spazi per le biciclette. Un capitolo specifico è dedicato a disciplinare la realizzazione di cappotti termoisolanti su suolo pubblico, oltre ad una serie di disposizioni regolanti gli accorgimenti progettuali ed esecutivi al fine di implementare la sostenibilità ambientale degli interventi.
In particolare, gli indicatori per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica equivalente e dell’impatto climatico (RIC) presi come riferimento sono quelli già introdotti nel regolamento edilizio del Comune di Milano, con il quale è anche prevista l’attivazione di un tavolo di confronto, verifica e monitoraggio. La riduzione dell’impatto climatico RIC è intesa come rapporto tra superfici verdi e quella totale dell’intervento, ed è prescritto il raggiungimento di diversi obiettivi a seconda degli interventi, siano essi restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia che incidano sulle superfici esterne degli edifici (comprese coperture, terrazze, pavimentazioni, facciate, cortili), oppure ristrutturazioni edilizie con totali demolizioni e ricostruzioni e interventi di nuova costruzione, oltre che per tutti gli interventi che interessino spazi aperti.
Relazione di Sostenibilità Ambientale.
A livello documentale, per tutti gli interventi di nuova costruzione e sostituzione su edifici di tutte le destinazioni – ad eccezione di quelli adibiti ad attività industriali ed artigianali ed assimilabili (salvo specifiche disposizioni) – come anticipato è stata introdotta la Relazione di Sostenibilità Ambientale, documento tecnico descrittivo che deve costituire la sintesi di tutti gli aspetti e le soluzioni dedicate alla tutela dell’ambiente e dello sviluppo sostenibile, in ottemperanza a quanto richiesto dal nuovo articolo 31, inerente appunto la sostenibilità ambientale degli interventi.
La Relazione di Sostenibilità Ambientale è di fatto un nuovo modo di approcciare il progetto, attraverso il quale si scardina quello stereotipo che vede la supremazia della forma architettonica sulle discipline strutturale ed impiantistiche. In perfetta sintonia con il nostro Dna, considerando che DVArea è nata anche con il presupposto di unire, sotto un unico cappello, i satelliti che rappresentano le diverse discipline e competenze necessarie per addivenire ad una a progettazione integrata, in una visione olistica (dell’architettura) dove tutte le competenze necessarie per un progetto completo e sostenibile si considerino sullo stesso piano.
Tornando al nuovo regolamento, con una successiva e specifica variante al PGT saranno introdotte misure incentivanti per gli interventi che conseguiranno migliori risultati, in termini di riduzione della anidride carbonica equivalente e dell’impatto climatico (RIC), rispetto a quanto già previsto dal regolamento, e/o aumentino la dotazione di tetti e/o pareti verdi con l’obiettivo di:
• Ridurre la temperatura superficiale e i relativi moti convettivi con ricircolo di polveri;
• Ridurre la velocità di deflusso al suolo di acque meteoriche;
• Migliorare il comfort ambientale interno con isolamento termo-acustico;
• Ridurre l’isola di calore.
Con il compito di supportare l’Amministrazione Comunale nelle attività di aggiornamento, interpretazione ed applicazione del regolamento edilizio, proporre soluzioni innovative in ordine organizzativo, evidenziare le problematiche riscontrate nell’applicazione delle normative, procedimenti urbanistico-edilizi, ed avanzare eventuali proposte di modifica ed integrazione, è stato altresì istituito l’Osservatorio Edilizio Cittadino, i cui componenti ed il cui funzionamento saranno determinati con una specifica deliberazione della Giunta Comunale. Rispetto invece all’ormai obsoleto Regolamento Locale d’Igiene, sono state apportate alcune modifiche quali, ad esempio, quella di poter realizzare, negli edifici residenziali, bagni ciechi (seppur con aspirazione forzata) solo in presenza di altri bagni finestrati, oltre a consentire l’uso di illuminazione zenitale, mediante lucernari a raso, per il soddisfacimento dei rapporti aero-illuminanti, al massimo per la quota parte del 30% della superficie finestrata necessaria.
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Enzo Zogno:
Referente area Segreteria Tecnica di DVA.