Partecipazione e interesse comune, i veri valori aggiunti di una società benefit
Partecipazione e interesse comune, i veri valori aggiunti di una società benefit
La scelta di diventare benefit è stata presa dai soci e formalizzata da un notaio, ma va coltivata e fatta crescere da tutti ogni giorno tramite determinati principi, valori e obiettivi.
La filosofia di DVArea parte dal presupposto che le persone, e lo scambio di informazioni tra loro, siano fondamentali per il funzionamento delle società che fanno parte della galassia. Per questo è stata istituita una cabina di rappresentanza, che ha lo scopo di coordinare tutte le aree trasversali delle società e vede la partecipazione dei relativi referenti. Si tratta di un organo ulteriore rispetto a quelli già presenti, che a prima vista può sembrare un appesantimento, in realtà sistematizza un’attività propedeutica che aiuta a individuare le diverse interconnessioni. Il dialogo continuo è imprescindibile, secondo noi, per la qualità e la crescita di tutti i satelliti di DVArea, affinché ogni decisione sia realmente condivisa.
Abbiamo iniziato a valutare l’ipotesi della strada benefit dall’autunno del 2021 e da un anno abbiamo intrapreso questa rotta; la sfida, per noi, non richiede solo adempimenti amministrativi, ma una riorganizzazione societaria ben precisa. Ci siamo affidati ad un consulente che ci ha guidato in questo percorso, sfociato in un approccio che ha messo a fuoco gli stakeholder e dato valore all’impostazione del dialogo. La scelta sul primo gruppo di stakeholder da cui partire è stata scontata: il team dei dipendenti e dei collaboratori. A settembre 2022 abbiamo organizzato una giornata di approfondimento che abbiamo chiamato “Lo spiegone”, per illustrare e raccontare a tutti che cos’è una società benefit, dando conto che una società benefit andava costruita insieme.
La scelta di diventare benefit è stata presa dai soci e formalizzata da un notaio, ma va coltivata e fatta crescere da tutti ogni giorno tramite determinati principi, valori e obiettivi.
Il primo modo per coinvolgere collaboratori e dipendenti è stato quello di condividere un questionario impostato secondo i principi del metodo GRI (Global Reporting Initiative) con 13 domande; un momento particolarmente partecipato che ha avuto ripercussioni positive poiché ci ha permesso di fare una serie di riflessioni e raccogliere spunti importanti su come impostare il lavoro per il 2023 e le aree sulle quali migliorare.
Le ricadute in termini economici non sono ancora misurabili, in quanto il percorso è appena iniziato. L’esserci dati l’etichetta di benefit ci ha permesso però di rendere visibile il nostro approccio e metodo di lavoro. Chi interagisce con noi deve rispettare precisi principi, e considerare, oltre agli obiettivi di profitto, il proprio impatto positivo sulla società. Società benefit non equivale a società onlus, è una metodologia di lavoro che tende al beneficio comune.
La mission per il 2023 che, come CFO, ho ricevuto è di consolidare la crescita costante di DVArea e dei suoi satelliti, dei quali ci siamo occupati con estrema cura nel 2022. È stato un anno dedicato all’organizzazione di queste realtà. L’obiettivo del 2023 è quello di mettere a terra altri satelliti che si muovano organicamente nella galassia di DVArea.
Nel 2023 vogliamo pubblicare il nostro primo piano di impatto e concretizzare il nostro sogno nel cassetto come società: sviluppare un piano di welfare aziendale. Quello che ci preme è che ogni passo che viene fatto tenga conto dei team di lavoro e del loro benessere.
Con la prospettiva di Bergamo Brescia capitale della cultura 2023, vogliamo dare ulteriore valore al nostro territorio. In questi anni le proposte di trasferimento e di sviluppo della realtà DVArea a Milano non sono mancate, ma Brescia è nel nostro cuore. È una città che ci ha dato tanto e alla quale vogliamo restituire valore sociale ed economico, diffondendo cultura e occupazione.
Questa iniziativa sarà l’occasione per essere protagonisti dello sviluppo del nostro territorio. L’architettura è connessa con l’arte e la cultura, per questo prima di essere tecnici dobbiamo essere garanti del patrimonio storico e culturale della città in cui operiamo.
La crescita di DVArea di questi anni non è mai stata fine a sé stessa, è sempre parte di un percorso che partendo da competenze solide arriva alla qualità del prodotto, grazie ad un costante lavoro di ricerca e sviluppo.
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Tanya Dabellani:
CFO DVArea.