Verso il 2023: bilanci, alleanze e prospettive

Verso il 2023: bilanci, alleanze e prospettive

Abbiamo capito che digitalizzazione ed integrazione del progetto, condensati in un unico interlocutore, costituiscono un valore aggiunto per un mercato, pubblico e privato, che ha sempre più necessità di soggetti in grado di portare a termine gli investimenti, nel rispetto dei budget e dei tempi prefissati.

Inizio anno, tempo di bilanci e di nuovi propositi.

Con il 2022 si è concluso un triennio molto particolare, caratterizzato dalla pandemia e dal conseguente ripensamento su come affiancare i nostri committenti. Abbiamo capito che digitalizzazione ed integrazione del progetto, condensati in un unico interlocutore, costituiscono un valore aggiunto per un mercato, pubblico e privato, che ha sempre più necessità di soggetti in grado di portare a termine gli investimenti, nel rispetto dei budget e dei tempi prefissati. È cresciuta esponenzialmente anche la sensibilità verso temi come la sostenibilità del pianeta e il benessere delle persone, diventati indicatori imprescindibili per determinare la qualità del costruito.

Questo è il motivo per cui DVArea, nata dalla propensione di DVA all’integrazione e alla contaminazione multidisciplinare, cresce in modo costante e significativo. Ad aprile è nata Urban Pixel Construction (www.upconstruction.it), una società che si pone come obiettivo l’affiancamento di soggetti investitori che vogliono puntare sulla trasformazione dell’ambiente costruito. Con servizi che vanno dalla scelta dell’area, all’ideazione del prodotto immobiliare, fino alla determinazione del piano economico-finanziario, UPC porta tutto il valore aggiunto dei servizi integrati di DVArea all’interno del real estate. In quest’ottica si deve inquadrare l’operazione “BajoUP” (www.upconstruction.it/bajoup), completamento del quartiere Bajo, nato a Gorle negli anni ’70; un luogo riconosciuto e molto ambito, a due passi da Bergamo, in cui UPC propone un nuovo approccio all’abitare, basato sulla sostenibilità e sul benessere.

A ottobre del 2022 DVArea ha, inoltre, acquisito il 33% della società Strobilo (www.strobilo.life), un’azienda tech che utilizza le più avanzate tecniche delle neuroscienze in combinazione con l’intelligenza artificiale per studiare la relazione tra esseri umani e il pianeta Terra, operazione propedeutica alla nascita di ODUElab (www.dvarea.vision/nasce-oduelab), soggetto che indaga e promuove il rapporto tra l’architettura e le neuroscienze, partendo dalla consapevolezza che lo spazio fisico in cui viviamo, tangibile e non tangibile, influisce sulla qualità della nostra vita. ODUElab è nato nell’ambito delle attività di networking del CSMT, l’Innovative Contamination Hub di Brescia, a riprova che il nostro rapporto con il territorio bresciano è in continua crescita.

 

L’anima progettuale cresce. Quella dei servizi cerca il suo posizionamento.

La mission di DVA rimane chiara: consolidare un ambito di mercato non presidiato né dall’ingegneria tradizionale né dagli atelier di architettura, a servizio del progetto per garantirne la qualità, in tutte le fasi del processo. La forma e la composizione non come antefatto, ma come sintesi di un percorso basato sulla raccolta e l’analisi dei dati, attraverso il filo conduttore della digitalizzazione e della sostenibilità, che tengono insieme tutte le anime del gruppo. Con il 2023 si apre un nuovo triennio, che ci porterà nel 2025 al compimento del 10° anno di vita di DVA. Sarà il triennio della presa di coscienza del nostro valore, per trovare la giusta dimensione nel mercato globale dei servizi per l’architettura.

Continuerà l’azione di crescita del sistema DVArea con nuovi satelliti, in questi giorni stiamo concludendo la formalizzazione del nostro ingresso in “BuildTech”, uno spin off dell’Università di Genova, per essere più incisivi sui temi della ricerca e dello sviluppo, con un focus particolare sulla sostenibilità e sui materiali innovativi (www.buildingtechnology.eu).

I satelliti legati strettamente al mondo della progettazione come DVA, DVS e DVMep hanno dovuto fare i conti con le difficoltà della filiera delle costruzioni, mi riferisco all’aumento dei prezzi delle materie prime, più in generale all’approvvigionamento, ma anche alle incertezze legate al Superbonus 110%. Il 2022 è stato un anno impegnativo, sono slittate alcune commesse che hanno rallentato la tabella di marcia, ma questo non ha impedito a DVA di arrivare ad un fatturato di 8,5 milioni di euro, superando gli 8 preventivati dodici mesi fa ma, soprattutto, in crescita rispetto ai 6 del 2021. Anche DVS e DVMep sono cresciute, attestandosi rispettivamente a mezzo milione e 1,5 milioni, a riprova che il taglio multidisciplinare del gruppo lo rende molto più resiliente e gli consentirà di avere strumenti adeguati ad affrontare le incertezze che il mercato, anche nel 2023, presenterà agli operatori del settore.

 

Nel mercato della progettazione il gruppo rimane particolarmente attivo nella sua città, Brescia, dove tra incarichi pubblici e privati copre il 15 % del suo fatturato.

Tra gli incarichi recenti quello per il completamento del comparto di rigenerazione urbana LDV74, in via Leonardo da Vinci (www.dvisionarchitecture.com/rigenerazione-urbana-brescia-centro) a due passi dal centro storico, che ha coinvolto DVA in tutte le fasi progettuali. Nell’hinterland anche il progetto di riqualificazione dell’area ex Faini, nel Comune di Concesio (Bs) (www.dvisionarchitecture.com/un-progetto-di-rigenerazione-per-concesio), che ha visto DVA entrare in campo per recuperare un’area di 60mila mq abbandonata da 15 anni, integrando un nuovo sistema residenziale in un paesaggio da ricostruire, attraverso un impianto capace di amplificare la vivibilità ed il benessere percepito dai residenti. Il finale del 2022 è stato caratterizzato anche da due nuovi incarichi significativi, il progetto per una nuova scuola primaria nel Comune di Montirone (Bs) e quello per la ristrutturazione della “Casa dell’accoglienza” per il Comune di Brescia. Tra le novità fuori dalle mura cittadine, da segnalare inoltre, il complesso residenziale Balduccio 12 a Milano su un’area di 6mila mq, parte della riqualificazione di Porta Romana commissionato da AbitareIn, ma anche la riqualificazione delle facciate e il layout funzionale della sede della Provincia di Verona, dove saranno coinvolte tutte le società che compongono il gruppo DVArea. Anche per DVS e DVMep un finale di 2022 con importanti prospettive di coinvolgimento in commesse di respiro internazionale.

 

Alcune note finali.

Vorrei ringraziare chi, con me, ha contribuito a disegnare la traiettoria che stiamo seguendo, in primis i fondatori, poi gli associate partners e i soci dei vari satelliti. Ma anche tutti i collaboratori senior, che sono con noi da tanto tempo e che stanno aiutando i più giovani ad inserirsi in un ambiente inclusivo e collaborativo. In DVArea pensiamo al futuro, anzi ci muoviamo per preparare il futuro, in quest’ottica si deve inquadrare ad esempio il passaggio del testimone tra me e l’architetto Alessandro Vitale (35 anni), che dallo scorso settembre ha assunto la carica di CEO di Bimfactory, uno dei satelliti più innovativi del gruppo. I giovani di talento vanno valorizzati e bisogna dare loro il giusto spazio, solo così possiamo garantire un futuro alle aziende, al di là di chi le ha fondate e le ha fatte crescere.

Armando Casella

9 gen 2023

6' min di lettura

Tag:

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Armando Casella:

Architect. Co-founder DVArea e CEO DVA. Innovation Manager MISE.