Come nasce un progetto efficiente: dare valore agli impianti, integrare le discipline e saper rendicontare

Come nasce un progetto efficiente: dare valore agli impianti, integrare le discipline e saper rendicontare

Ascoltare i bisogni, trovare l’equilibrio con il budget stabilito, considerare il sistema impiantistico come una componente decisiva per la vita dell’opera, nel tempo.

Dal 13 giugno sono entrate in vigore le nuove norme derivanti dal Decreto Legislativo 199/2021 che prevede nuovi obblighi per gli edifici di nuova costruzione. Per quelli pubblici l’obbligo di copertura dei consumi energetici, tramite impianti alimentati da fonti rinnovabili, dev’essere almeno del 65%, mentre per quelli privati non deve essere inferiore al 60% (leggi la notizia per approfondimenti).

Questo decreto ridà valore al sistema impiantistico, nel processo di progettazione. Aspetto sul quale DVArea ha scelto di investire dando vita un anno fa a DVMEP, con un focus specifico su impiantistica, confort e benessere.

I primi 12 mesi sono stati di assestamento e posizionamento sul mercato, ma i risultati raggiunti sono buoni, tanto che, solo a livello di personale, abbiamo raddoppiato il nostro organico, da 9 a 18 unità, a cui vanno aggiunti i tanti partner con cui collaboriamo, per particolari commesse e declinazioni tecniche dei temi, e che possiamo quasi considerare parte integrante del team. 

La forza di DVMEP e il suo carattere distintivo sta nell’essere parte della galassia DVArea, che comprende varie anime, ciascuna con un ruolo ed una propria professionalità. Possiamo essere competitivi e completi, ed offrire soluzioni integrate in cui, nonostante l’interdisciplinarità, nessuno deve improvvisarsi in un campo che non è il proprio: questo credo sia uno dei nostri punti di forza. E chi collabora con noi riesce a fare quel piccolo salto di qualità che in realtà più piccole risulterebbe molto difficile. 

DVMEP è frutto di un progetto innovativo, e l’idea di avere tutti i settori trasversali in sintonia tra loro che gestiscono varie società è apprezzata dai nostri committenti, soprattutto perché c’è un continuo scambio di idee con colleghi e partners. Proponiamo un modo diverso di approcciare il progetto rispetto alla classica sequenza: architettura, strutture, impianti… Qui è diverso. Ognuno, ovviamente, svolge il proprio ruolo a priori, ma poi ci si confronta per trovare l’equilibrio specifico tra le tre discipline.

Tante volte nella nostra esperienza ci siamo trovati con progetti esecutivi inadeguati, in gran parte da rifare, e questo avviene generalmente nella fase di cantiere, con il conseguente aumento dei costi, non solo per l’impresa, ma anche per il progettista stesso, che è costretto a continue varianti, spesso non riconosciute dal committente.

Oggi l’impianto rispetto all’edificio ha un peso maggiore rispetto al passato, si può stimare valga quanto l’architettura, più di un terzo del totale. E la “rivoluzione” proposta dal D.lgs 199/2021 comporta una serie di valutazioni non solo sugli impianti ma anche sulle tecnologie e sui materiali da costruzione.

Con DVArea riusciamo ad avere sotto controllo l’intero sistema-edificio; quindi, conosciamo i consumi e orientiamo la scelta relativamente alle fonti energetiche. Con la nuova legge entrata in vigore a giugno diventiamo centrali nella progettazione e nella costruzione. Gli impiantisti assumono un ruolo da protagonisti, potendo dare le indicazioni agli architetti, suggerendo la strada da percorrere per arrivare all’obiettivo dell’efficienza energetica e della qualità indoor e ambientale, ad esempio, prima sul disegno e poi in cantiere.

Edificio, impianto e strutture: questo è il nostro paradigma. Non si tratta di tre corpi distinti, ma di un unicum in cui le scelte vanno fatte a monte, nessuna parte è svincolata dalle altre. Proponiamo soluzioni di progettazione integrata ma il nostro Dna, quello del gruppo che abbiamo creato, è di avere tutti la stessa filosofia, sulla scorta della strada tracciata da DVA.

Ecco che si aggiunge un altro obiettivo ambizioso: far diventare un po’ architetti gli ingegneri e viceversa. Può sembrare banale, ma questo tipo di interscambio permette di arrivare ad avere idee simili prima ancora di mettere la matita sul foglio bianco, e spingere il progettista a pensare se il suo disegno può andare ad interferire con il lavoro degli altri. Lo stesso vale per l’impiantista che cerca di mettersi nei panni dei suoi colleghi prima di fare la sua parte di lavoro. Certo, la strada per arrivare a questo interscambio è ancora lunga, siamo operativi da un anno, ma siamo già a buon punto (con un fatturato che supera il milione di euro). 

Orizzonti? Crescere. Puntiamo ad essere tra i primi dieci studi in Italia nella disciplina MEP: l’esperienza per farlo non ci manca, siamo una squadra interdisciplinare che si sta preparando al futuro. Una risposta a quale domanda? Una metodologia di lavoro innovativa ed estremamente specialistica. Sempre più spesso, dal nostro punto di vista, anche i committenti che si doteranno di proprie strutture tecniche interne avranno bisogno di consulenze specifiche relativamente all’evolversi delle norme e, soprattutto, delle tecnologie. 

Investire nella sostenibilità. Oltre alle soluzioni da adottare, il nostro valore aggiunto sta nell’utilizzo di strumenti digitali, in base ai quali siamo in grado di prevedere consumi e parametri di performance dell’edificio. Le soluzioni possibili sono innumerevoli, attraverso l’utilizzo dei dati e dei modelli, noi cerchiamo di trovare la migliore possibile, per il contesto specifico, in base al budget stabilito. La scelta delle diverse società che compongono la galassia DVArea nasce per questo motivo: condividere delle linee guida metodologiche, pur mantenendo ogni realtà la propria autonomia. Proprio questo non ci impedisce di collaborare anche con altre realtà professionali, studi di architettura ed ingegneria, che apprezzano la nostra multidisciplinarità e la contaminazione con l’architettura, fiduciosi che riusciremo ad andare incontro ai loro bisogni, dialogando con un linguaggio comune.

Roberto Belloni

7 lug 2022

9' min di lettura

Tag:

#impiantistica #sostenibilità #progettazioneintegrata #consumi #MEP #bigdata #performance #metodo #contaminazione

Roberto Belloni - CEO e Technical Director DVMEP - Mechanical Electrical & Plumbing

Roberto Belloni:

CEO. Technical Director DVMEP.